lunedì 11 marzo 2019

FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI

UNA RIFLESSIONE SUL SENSO DELLA VITA


“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
Questa citazione, tratta dal verso 119 del canto XXVI dell’Inferno di Dante Alighieri, mi ha sempre affascinato per la sua completezza e immediatezza nel messaggio che lascia al lettore.
L’essere umano ha vissuto nei millenni una enorme evoluzione che piano piano lo ha portato a divenire, circa 200.000 anni fa, Homo Sapiens.
Non è certo mia intenzione, in questo post, entrare nel merito scientifico della trattazione dell’evoluzione dell’uomo sin dalla preistoria (non è un trattato di antropologia) ma una cosa è certa: l’uomo moderno è il diretto discendente dell’Homo Sapiens.
Ma questo cosa significa in realtà e cosa centra con Dante Alighieri?
Ebbene, l’uomo moderno è l’unica specie nel regno animale che può comprendere il mondo che lo circonda nonché approfondire il senso della vita attraverso la religione oppure la filosofia.
Non dimentichiamoci poi che l’Homo Sapiens (ovvero l’uomo moderno, suo diretto discendente), è capace di preparare e cuocere i cibi, vestirsi, usare tutto ciò che la moderna tecnologia gli offre, suonare uno strumento (o comunque apprezzare la buona musica), emozionarsi di fronte a un quadro di rara bellezza e intensità.
Ecco quindi che si torna a Ulisse e Dante poiché, fatte queste premesse, è evidente che l’uomo non può e non deve vivere come un bruto ma deve fare tutto il possibile per dimostrare la sua evoluzione e inseguire “virtute e canoscenza”.
Se un essere umano, invece di usare le sue virtù, si abbassa a compiere atti brutali come ad esempio fare violenza al proprio figlio, ecco che si comporta peggio delle bestie (che per istinto non conoscono questa realtà) ed ecco che il suo è un comportamento non solo brutale ma assolutamente vile ed è vile ancor di più perché compiuto contro una persona totalmente indifesa.
Mi farebbe piacere avere una vostra opinione in merito. 
Che ne pensate di queste riflessioni?
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