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mercoledì 3 maggio 2023


"La scrittrice obesa" di Marisa Salabelle è un romanzo straordinario e coinvolgente che cattura l'attenzione del lettore fin dalle prime pagine. La storia di Susanna Rosso, una scrittrice obesa, solitaria e scontrosa, è raccontata con grande maestria dall'autrice, che ha saputo creare un personaggio indimenticabile e al contempo molto realistico.

La vita di Susanna è fatta di eccessi: da una parte c'è la passione smodata per il cibo spazzatura, dall'altra la passione per la scrittura. La protagonista conduce un'esistenza sedentaria, scrivendo romanzi improbabili e trascurando la propria salute e il proprio benessere. Eppure, nonostante tutti i suoi difetti, Susanna riesce a conquistare il cuore del lettore con la sua personalità unica e anticonformista.

Il romanzo è scritto in modo coinvolgente e divertente, ma non mancano momenti drammatici che rendono la storia ancora più appassionante. Le vicende grottesche che si susseguono sono narrate con grande maestria, riuscendo a rendere ancora più affascinante e complesso il personaggio di Susanna.

In "La scrittrice obesa" Marisa Salabelle ha saputo creare un romanzo emozionante e coinvolgente, che affronta tematiche importanti come la solitudine, la difficoltà di relazionarsi con gli altri e la lotta contro i propri demoni interiori. Consiglio questo libro a chi cerca una storia avvincente e commovente, che riesce a far riflettere sulle sfide della vita e sulle difficoltà che ognuno di noi deve affrontare.

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martedì 2 maggio 2023


"Cattivo sangue" di Elena Di Cioccio è un libro straordinario che narra una storia di vita, di dolore e di speranza. Il romanzo-testimonianza ci offre un'immersione totale nella vita della scrittrice, in cui ci parla della scoperta della sua sieropositività, della dipendenza dalle droghe, della perdita della madre e del fratello.

La narrazione è coraggiosa e toccante, e ci guida attraverso la vita di Elena con grande intensità ed empatia. Il libro affronta temi difficili e delicati come la dipendenza e la sieropositività, ma lo fa con grande sensibilità e rispetto per la protagonista e per tutti coloro che vivono situazioni simili.

Elena Di Cioccio è stata in grado di trasmettere le emozioni più profonde attraverso le sue parole, e ci ha fatto entrare in contatto con i suoi pensieri e sentimenti più intimi. La sua scrittura è fluida, ma allo stesso tempo piena di dettagli e sfumature che rendono la storia ancora più coinvolgente.

In "Cattivo sangue" si percepisce il coraggio e la determinazione della scrittrice nel superare le difficoltà della vita, e l'impegno nella lotta contro la stigmatizzazione della sieropositività. Il libro è un'opera di grande valore umano che arricchisce il lettore, invogliandolo a riflettere sulla vita e sulle sfide che essa può presentare.

"Cattivo sangue" quindi è un libro che va letto assolutamente, un'opera che ci invita ad affrontare le difficoltà della vita con coraggio e speranza. Grazie a Elena Di Cioccio per averci regalato un'esperienza così intensa ed emozionante attraverso la sua storia di vita.

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venerdì 20 novembre 2020

LA LETTURA E LA SCRITTURA

Sembra che il mondo si sia rovesciato: un tempo chi sapeva leggere ne approfittava principalmente per mettere a frutto questo dono, imparato con sacrificio sui banchi di scuola, ed è così che, soldi permettendo, si acquistavano libri che venivano divorati con passione terminandone uno e iniziandone un altro. Adesso, purtroppo, siamo diventati un po’ tutti più presuntuosi: pretendiamo di scrivere romanzi, racconti di vario genere, saggi e quant’altro, avendo al nostro attivo una scarsissima esperienza di lettura e questo è deleterio. A mio avviso non si può essere un bravo scrittore se non si è prima un accanito lettore. È nell’ordine delle cose, ma alle nuove generazioni questo particolare di non poco conto sfugge inesorabilmente. Certo, non tutto è male per carità e la mia vuole essere più che una critica una considerazione sul mondo della scrittura e della lettura che, come detto, devono andare di pari passo se si vogliono ottenere dei risultati quantomeno adeguati.

(Brano tratto dal libro "Dentro la tana del lupo" di
Stefano Innocentini
)

mercoledì 29 aprile 2020

ORIANA FALLACI


Buongiorno amiche e amici del gruppo Leggere & Scrivere,
ieri ho voluto fare alcune riflessioni su un grande del giornalismo italiano ovvero Tiziano Terzani.
Il post è stato visto da 26 iscritti e ha ricevuto 7 MI PIACE.
Considerato che il gruppo è appena agli inizi e conta, al momento, complessivamente 71 membri, direi che un po’ di interesse lo abbia suscitato.
Sinceramente mi avrebbe fatto piacere che qualcuno interagisse scrivendo un commento, anche breve, ma che sicuramente avrebbe arricchito la discussione a beneficio di tutti gli iscritti.
Ad ogni buon conto, questa mattina desidero parlare di un’altra giornalista e scrittrice che a me è sempre piaciuta molto e della quale ho letto praticamente tutti si suoi libri.
Mi riferisco a Oriana Fallaci, nata a Firenze il 29 giugno 1929 e deceduta sempre a Firenze il 15 settembre 2006.
Notoriamente di carattere difficile e determinato, ha vissuto una vita decisamente avventurosa in quanto, sin da ragazza, partecipò alla Resistenza italiana e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale.
Ebbe un ruolo di primo piano nel corso della rinascita culturale e politica della Grecia dove conobbe importanti personalità della resistenza tra cui Alexandros Panagulis con il quale ebbe anche una relazione.
Prese delle posizioni ferme contro l’Islam in particolare dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 a New York (città dove in quel momento si era trasferita a vivere).
Instancabile scrittrice, tra le sue opere troviamo le seguenti:
Se nascerai donna - La Luna di Oriana - L'Italia della dolce vita - La vita è una guerra ripetuta ogni giorno - Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda - Lettera a un bambino mai nato - Un uomo - I sette peccati di Hollywood - La rabbia e l'orgoglio - Oriana Fallaci intervista se stessa. L’Apocalisse - La paura è un peccato. Lettere da una vita straordinaria - Viaggio in America - Penelope alla guerra - 1968. Dal Vietnam al Messico. Diario di un anno cruciale – Insciallah - Intervista con la storia – La forza della ragione - Se il Sole muore - Le radici dell’odio. La mia verità sull’Islam - Niente e così sia - Gli antipatici - Il mio cuore è più stanco della mia voce - Quel giorno sulla Luna – Un cappello pieno di ciliege – Il sesso inutile. Viaggio intorno alla donna - Saigon e così sia - Intervista con il potere - La Luna di Oriana.
Per quanto mi riguarda, ho letto quasi tutti i suoi libri e mi ha sempre affascinato il suo tono deciso, diretto e schietto.
Senza tanti giri di parole arrivava dritta alla questione e lo faceva coinvolgendo il lettore che, almeno nel mio caso, veniva letteralmente rapito dalla storia e dal modo di raccontarla.
Compiti della giornata: se vi piace questo Post cliccate pure su MI PIACE e coinvolgete amici, parenti e conoscenti condividendolo.
Però, a mio modesto avviso, la cosa più carina da fare è quella di scrivere un commento, magari anche breve, per esternare la vostra posizione, il vostro pensiero in merito alla scrittrice Oriana Fallaci, il tutto sempre nel massimo rispetto della persona e di chi ci legge.

Stefano



#orianafallaci #giornnalista #scrittrice






mercoledì 22 aprile 2020

ANCHE TU AMI SCRIVERE?

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Se anche tu ami scrivere non posso che darti il benvenuto (o la benvenuta) in questa che vuole essere una semplice e pacata riflessione.
Non conoscendoti, posso semplicemente partire dalla mia esperienza di scrittura e dalle profonde motivazioni che mi spingono a scrivere praticamente da sempre.
Sin da piccolino, alle scuole elementari, eccellevo nei temi nei quali mi sbizzarrivo a scrivere storie, spesso anche divertenti, al punto che, alla terza elementare (stiamo parlando degli anni ’60), il Maestro (che se non ricordo male si chiamava Dante) parlò molto bene di me al Preside e, dopo l’aver scritto un tema lungo e divertente, volle che lo leggessi a tutta la classe.

Qualcosa di analogo capitò all’esame di maturità dove, in una delle prove scritte (un tema di cultura generale), presi il massimo dei voti e ricevetti i complimenti della commissione ministeriale.

Però c’è da dire che, al di là dello scrivere, la passione principale, la vera base, è sempre stata la lettura.

Faccio fatica a capire come mai in questo periodo fanno la comparsa tanti scrittori (o aspiranti tali) che in vita loro non hanno mai letto un libro o, se ne hanno letto qualcuno, lo hanno fatto svogliatamente e in via del tutto eccezionale.

La lettura rappresenta le fondamenta della scrittura e chiunque ami scrivere deve sempre tenere a mente questo parallelo.

Tornando a me e facendo un salto nel tempo, essendo stato per oltre trent’anni un affermato sindacalista a livello nazionale nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, lo scrivere è divenuto quasi una professione in quanto un sindacalista, se vuole essere un bravo professionista, non può e non deve limitarsi a saper condurre un’assemblea oppure un convegno. Deve anche scrivere, scrivere e ancora scrivere.

Nel mio caso, negli anni ’90, sono stato direttore responsabile del periodico del sindacato autonomo CONFSAL-UNSA Beni Culturali e, in tale veste, sono stato iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

Peraltro, sempre in quel periodo, alcuni miei scritti furono pubblicati su Quotidiani nazionali come, ad esempio, Il Sole 24 Ore.

In una fase successiva della mia vita ho poi scritto il mio vero e proprio libro autobiografico (adesso in vendita su Amazon con il titolo “Dentro la tana del lupo”) e inoltre, un libro in memoria di mio zio Erigo Benedetti, deceduto nel corso dell’ultimo scontro armato tra le forze italiane e quelle tedesche a guerra ormai terminata.

Anche questo libro è in vendita su Amazon e si intitola “L’ultima battaglia di un Ardito”.
Fatte queste premesse, torniamo alla domanda principale: anche tu ami scrivere? E per quale motivo?

Lo fai solo per il piacere di poter vedere la tua fatica in una libreria oppure perché hai sentito il bisogno interiore di mettere nero su bianco una storia, delle sensazioni, delle opinioni?
Penso che ciascuno di noi abbia un talento che deve essere coltivato. C’è che ama scrivere, chi ama suonare uno strumento, chi ama dipingere, etc.

Quindi la mia convinzione è che praticamente tutti noi esseri umani abbiamo un talento da coltivare e, se il tuo talento è la scrittura, allora che ben venga e il mio consiglio è di coltivarlo sempre, giorno dopo giorno.

Se però lo fai perché pensi che sia una facile strada per la notorietà o la ricchezza, allora devo darti una brutta notizia: per uno scrittore di fama ce ne sono centinaia (magari anche molto bravi) che però non riescono a decollare e questo per milioni di motivazioni.

La strada della scrittura è una strada meravigliosa e che potrà darti tanto ma, questo è almeno il mio consiglio, se sei all’inizio e non sei un nome conosciuto, non ti aspettare che in poco tempo centinaia di persone leggeranno la tua opera.

Naturalmente te lo auguro ma sappi che la vera fatica non è solo quella di scrivere ma è rappresentata da tutti i passaggi successivi che hanno lo scopo di farti conoscere a un pubblico sempre più vasto come ad esempio presentazioni o partecipazione a concorsi letterari (ve ne sono per varie categorie come ad esempio narrativa e poesia e anche specifici per scrittori esordienti).

Termino con il farti i miei più calorosi auguri per il tuo futuro.
Stefano