mercoledì 15 gennaio 2020

CERCHIO FAMILIARE

Siamo lieti di invitarvi a partecipare alla prima giornata formativa del 2020 dal titolo "Cerchio Familiare", che si terrà il 25 gennaio p.v. dalle 9:00 alle 13:00 organizzata del Centro di Consulenza Familiare "Santa Costanza" di Roma. 
L’obiettivo sarà quello di sostenere e aiutare i genitori, con figli adolescenti e non, a costruire una sana relazione in famiglia, giorno dopo giorno.
Vi saranno momenti esperienziali e di condivisione tra tutti i partecipanti.
La giornata formativa si terrà presso la nostra sede in Via di Santa Costanza n. 7 - Roma (quartiere Trieste).
È gradita la prenotazione e il costo della giornata consisterà in un contributo libero.
Sperando che questa iniziativa sia di vostro gradimento, vi aspettiamo numerosi e vi invitiamo a coinvolgere parenti, amici e chiunque fosse interessato.

martedì 7 gennaio 2020

OFFERTA ENTRO GENNAIO 2020

Il Centro di Consulenza Familiare " S. Costanza", si occupa, da ventisei anni, dei disagi di tipo psicologico-relazionale della persona, della coppia e della famiglia.
L'equipe che vi lavora è formata da Consulenti Familiari, Psicologi, Psicoterapeuti, Mediatori Familiari. Tutta l'equipe è tenuta a partecipare annualmente a seminari di approfondimento e di formazione.
Il Centro di Consulenza Familiare “Santa Costanza” è diretto dalla Dott.ssa Angela Sgambati, Consulente Familiare - Consulente Matrimoniale - Psicologo Clinico, iscritta all’ A.I.C.C.eF. con numero di iscrizione 447 del 10/02/2007 e iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con numero di iscrizione 21346 del 16/03/2015, il cui sito internet è il seguente: www.psicologiadiroma.it 
Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì pomeriggio, dalle ore 15,30 alle 19,30 e il sabato mattina. 
Il lavoro viene organizzato in genere e preferibilmente per appuntamento.
Il Centro di Consulenza Familiare " S. Costanza" si trova a Roma in Via di S. Costanza n.7 c.a.p. 00189 Tel. 0686219532 – 3476132861 Sito  Internet:  www.ilconsultoriofamiliare.it 

OFFERTA

L’offerta consiste in un primo incontro gratuito e i successivi con un contributo libero per chi si prenota entro il mese di gennaio 2020

martedì 17 dicembre 2019

DOTT.SSA ANGELA SGAMBATI


L’UNSA SCRIVE AL PRESIDENTE DELL’INPS

Al Presidente INPS
Prof. Pasquale Tridico                    

Egregio Presidente, 
Le scriviamo per sottoporle tre questioni, auspichiamo anche per Lei, molto importanti e fondamentali per la vita di tutti i lavoratori. Una di queste è a Lei ben nota e da qui le Sue lettere di risposta ad alcuni quotidiani, leggendo le quali non si intravedono indicazioni risolutive.

Gli argomenti, ognuno degno della massima attenzione, sono i seguenti:

Pensioni e tempi di erogazione;
Riscatto periodi non coperti da contribuzione;
Trattamenti di fine servizio e tempi di erogazione.
Non è nostra intenzione strumentalizzare o alimentare ulteriori polemiche sui ritardi nell’erogazione dei trattamenti pensionistici, ma è un fatto molto grave che, dalla data della cessazione dal servizio alla data di erogazione della pensione, le persone siano costrette ad attendere cinque-sei mesi e in qualche caso anche un anno.
Quali siano o possano essere le cause converrà con noi che non può esserci alcuna valida motivazione nel lasciare i cittadini senza alcun mezzo di sostentamento. Non parliamo, purtroppo, di casi isolati ma di eventi che sono ormai “sistema”.
Sistema inaccettabile, da qui la necessità di provvedere urgentemente nell’erogazione della pensione ai titolari del diritto, che ricordiamo trattasi di un diritto individuale e, ancor di più, costituzionale.
È nella Sua disponibilità la possibilità di dare indicazioni agli Uffici INPS affinché venga erogata quanto meno una pensione provvisoria nell’attesa, auspichiamo brevissima, della sistemazione definitiva del provvedimento; questo consentirebbe agli interessati di avere i mezzi reddituali per vivere e non dover “elemosinare” in fila agli sportelli INPS.
Il secondo tema che Le sottoponiamo è relativo alla quantificazione degli oneri per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione e nello specifico facendo riferimento a dei casi che ci sono stati sottoposti da alcuni nostri iscritti.
Alcuni nostri associati ci hanno manifestato la loro preoccupazione in relazione agli importi quantificati nel corso di consulenze presso gli Uffici INPS per il riscatto di periodi del corso legale di studio.
Si tratta di lavoratori ai quali, in un caso, per riscattare un (1) mese del corso legale di studio sono stati comunicati oneri per un importo di 54.000 euro e, in un altro caso, per riscattare ventuno (21) mesi sono stati richiesti circa 100.000 euro, quando invece secondo i nostri calcoli sarebbero dovuti, rispettivamente, circa 1.000 euro e 25.000 euro. Nell’uno e nell’altro caso, parliamo di lavoratori con reddito pensionabile di circa 30.000 / 35.000 euro e per periodi chiesti a riscatto collocati temporalmente prima del 1992.
Pur con le specificità dei casi (sesso, età, contribuzione), riteniamo tali importi spropositati e a eliminare i nostri dubbi non sono valsi alcuni chiarimenti forniti da funzionari INPS, anzi questi hanno rafforzato tutte le nostre perplessità.
In particolare, dalla lettura di una nota INPS di chiarimento abbiamo motivo di ritenere che il metodo adottato dai Suoi Uffici per determinare gli oneri da riscatto non sia rispettoso del dettato normativo e delle stesse Circolari nel tempo emanate dall’Istituto.
Da ciò ne deriva una quantificazione abnorme di oneri costringendo gli interessati a rinunciare al ricorso di tale opportunità stante la rilevante gravosità di tali importi pur anche se, nel caso del corso legale di laurea, dilazionabili in dieci anni.
Riteniamo fra l’altro che da tale prevaricante e penalizzante modalità di calcolo degli oneri da riscatto, per cui si manifesta una rinuncia degli interessati, ne derivi anche un danno per l’INPS.
Il terzo, e ultimo, punto riguarda la tempistica nell’erogazione dei Trattamenti di Fine Servizio.
Quanto prevede la legge in materia di posticipo e di rateizzazione è noto e ci è chiaro che l’INPS debba rispettare i termini “minimi”; nel contempo un piccolo passo a favore degli aventi diritto è nelle disponibilità dell’Istituto e, a nostro parere, può e deve essere fatto.
Ci riferiamo ai tre mesi ulteriori, dopo i primi 12 o 24, che la norma mette a disposizione dell’INPS e oltre i quali interviene l’obbligo di corrispondere gli interessi legali.
A tal proposito ricordiamo che questi “tre mesi” dopo la cessazione facevano riferimento ad una normativa e ad un tempo in cui si prevedeva l’erogazione immediata del TFS; i “tre mesi” erano sostanzialmente un “tempo tecnico” necessario all’Amministrazione pubblica per provvedere ai conteggi e alla predisposizione del pagamento.
Stante l’attuale normativa che posticipa di uno o due anni, e per alcuni casi di cinque anni, l’erogazione della prima rata del TFS riteniamo che già in questo arco temporale vi sia tutto il tempo tecnico disponibile per provvedere ai conteggi e alla predisposizione del pagamento e non vi sia più nessuna ragione o motivo per posticipare l’erogazione con gli ulteriori tre mesi.
Le chiediamo quindi di attivare tutte le iniziative possibili e di dare indicazione ai Suoi Uffici di provvedere all’erogazione della prima rata del TFS allo scadere dei dodici/ventiquattro mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Confidando nella Sua sensibilità e nella Sua attenzione per i temi che Le abbiamo illustrato, certi che si dimostrerà disponibile ad un confronto su di essi.
In attesa di una Sua risposta ai problemi sollevati

 Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Massimo Battaglia

venerdì 29 novembre 2019

ASSEMBLEA CITTADINA

La Federazione Confsal-Unsa con la presente indice per il giorno 10 dicembre 2019,
dalle ore 9:30 alle ore14:00, presso il Centro Congressi dell’HOTEL NAZIONALE, piazza Montecitorio 131, ROMA, un’assemblea cittadina aperta a tutti i lavoratori appartenenti al Comparto delle FUNZIONI CENTRALI in servizio presso Uffici della Città di Roma Capitale, avente all'ordine del giorno “Risorse per Contratti, salario accessorio e nuovo ordinamento professionale”.
Si invita pertanto questa Amministrazione MiBACT - nel quadro di corrette relazioni sindacali- a inviare alle Direzione degli Uffici presenti nella città di Roma la comunicazione dell’indizione della presente Assemblea Cittadina, precisando che l'assenza dal servizio del personale va conteggiata nel monte ore previsto dalla vigente normativa contrattuale per la partecipazione alle assemblee e che la presente richiesta viene inoltrata ai sensi della Dichiarazione congiunta n.1 allegata al CCNL Integrativo al CCNL 1998/01.
Ai dipendenti verrà rilasciata attestazione di partecipazione alla predetta assemblea cittadina da parte della Federazione ConfsalUnsa.
Distinti saluti.
Massimo Battaglia

mercoledì 27 novembre 2019

IL MISTERO HENRI PICK

   I Wonder Pictures ci ha abituati ad una intelligente distribuzione di qualità, dal 19 dicembre sarà in sala la commedia scelta per Natale: IL MISTERO HENRI PICK girato dal regista Rémi Bezançon e interpretato dal sempre gradito Fabrice Luchini. E’l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, pubblicato in Francia da Editions Gallimard, dell’eclettico scrittore parigino David Foenkinos ed edito in Italia da Mondadori nel 2016.
   
In questa storia misteriosa e intrigante si parla di una singolare biblioteca dedicata ai manoscritti rifiutati dagli editori che si troverebbe in Bretagna; il sogno di ogni scrittore impubblicato!
   È qui che una giovane editor scova un testo destinato in pochissimo tempo a diventare un best seller. Tutti i lettori vogliono sapere chi sia il grande scrittore e avere particolari della sua vita; ma ahimè l’autore è il misterioso Henri Pick, un pizzaiolo scomparso da due anni, che nella sua vita non sembra aver mai scritto altro che la lista della spesa appunto per la pizzeria in cui lavorava.
   Il giallo dello scrittore improbabile porta iella al critico letterario Jean Michel Rouche: a causa della sua freddezza e rigidità, viene mollato dalla moglie e cacciato, per il suo cinismo, dalla trasmissione di successo che conduce da diversi anni: il giallo diventa thriller letterario. Ora Jean Michel Rouche si incaponisce e vuole sapere di più del misterioso autore che gli ha rovinato la vita. 
   Le facce del grande Fabrice Luchini (vincitore della Coppa Volpi per “La Corte”) sono tutto un programma: perplesso, scocciato, dubbioso, confuso, addirittura a volte ambiguo; ci voleva certamente lui per dare il tocco di classe a questa storia forse tirata un po’ troppo per le lunghe.
   A tenergli testa è Joséphin Pick, la figlia del defunto autore, l’attrice Camille Cottin ( protagonista della serie Netflix Call My Agent – Chiama il mio agente) che lo affianca con grinta - nella finzione e nella realtà recitativa -  e tenacia,  per dimostrare le “capacità” autoriali del padre, scovando una misera letterina, scrittale parecchi anni addietro. 
   L’indagine si dipana tra malintesi e colpi di scena, tra lo scetticismo del disincantato critico letterario e la caparbietà della figlia: ma si odiano veramente i due?
   Quale sarà la verità: è un caso costruito a tavolino, come sospetta il malevolo Jean Michel Rouche?     Non chiedete chi sia Henri Pick, solo chi vede il film potrà saperlo, altrimenti che mistero è ?
   Il romanzo IL MISTERO HENRI PICK, per l’occasione dell’uscita del film in sala, sarà ripubblicato da Mondadori in una nuova edizione fascettata. L’autore, David Foenkinos, classe 1974, vincitore dei più prestigiosi premi letterari francesi, ha già al suo attivo 16 libri tra romanzi, una biografia su John Lennon e narrativa per l’infanzia tradotti in 15 lingue, più della metà editi in Italia.
   Dal libro questa commedia brillante e singolare per il vostro Natale al cinema con i parenti.

                                                                                              Antonella D’Ambrosio

venerdì 22 novembre 2019

ASSEMBLEA CITTADINA, 10 DICEMBRE 2019

ASSEMBLEA CITTADINA, 10 DICEMBRE 2019 
a sostegno INIZIATIVA CONFSAL, PIAZZA MONTECITORIO – ROMA.

Cari Segretari,
continua l’impegno dell’UNSA per i lavoratori delle Funzioni Centrali, Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti pubblici non economici.
Il 10 dicembre la Confederazione sarà in piazza Montecitorio a Roma, dalle ore 10 alle 13.30, a difesa della centralità dei lavoratori e della loro professionalità.
La Confsal-UNSA comunicherà alle singole amministrazioni l’indizione di una Assemblea Cittadina per la data del 10 dicembre al fine di sostenere con forza le nostre rivendicazioni al governo: risorse per i rinnovi contrattuali, per i salari accessori, per la riforma dell’ordinamento professionale, per i Tfr/Tfs al momento del pensionamento senza rate, interessi o attese.
Seguirà a breve nota sulle modalità operative onde consentire la massima partecipazione possibile dei lavoratori in servizio negli uffici presenti nella città di Roma.

Cordialità e saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE
   Massimo Battaglia

giovedì 21 novembre 2019

COMUNICATION!

   Comunicare, descrivere, mettere in relazione non sono che alcune delle azioni possibili per trasmettere contenuti e significati. 
Secondo gli studi linguistici di Jacobson, la comunicazione è costituita da un'interazione tra diversi elementi: mittente, messaggio, contesto e destinatario. 
   
Occorre distinguere l’informazione dalla comunicazione, intendendo definire quest'ultima come un processo basato sull'attribuzione di un significato socialmente valido ai contenuti trasmessi, tenendo in considerazione l'aspetto contestuale.
   In una dimensione psicologica, il pensiero della Scuola di Palo Alto ha dichiarato come primo assioma che "è impossibile non comunicare "nella interazione tra persone, anche in assenza di una mediazione linguistica, sostenendo, nel secondo punto, la presenza di "una metacomunicazione che regolamenta   rapporti tra chi sta comunicando".
   La comunicazione, dunque, ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo della società in quanto sistema di attribuzione dei significati come pure di incremento e trasferimento dei saperi.
   La comunicazione rappresenta il canale per capire 
le persone che abbiamo davanti
In ambito personale i problemi di comunicazione sono tra i maggiori fattori di stress e di malessere in generale. Migliorare la capacità di comunicare permette di conoscere meglio gli altri e ha effetti positivi sul resto della nostra vita.
   «La comunicazione non parte dalla bocca che parla ma 
dall’orecchio che ascolta»
   Vuoi comunicare efficacemente? 
   Allora devi stare attento a come imposti il messaggio, perché è su questo che l’altra persona sintonizzerà la sua risposta.
   Comunicare efficacemente è ascoltare sé stessi e l’altro, gestire la relazione e renderla il più possibile costruttiva.
   Al tempo stesso, il rischio d’incomprensione è elevato. Questo perché ciò che noi diciamo assume un significato diverso a seconda di come lo diciamo, dove e quando e, soprattutto, cambia a seconda della persona che abbiamo davanti che lo interpreterà in un modo particolare.

Vuoi imparare a comunicare efficacemente?
Contattaci per partecipare al nostro corso sulla comunicazione efficace!


LE NOSTRE PRINCIPALI ATTIVITÀ

Il Centro di Consulenza Familiare " S. Costanza" offre la professionalità e l’esperienza dei propri operatori nei seguenti campi:
Consulenza alla persona;
Consulenza alla coppia e alla famiglia;
Consulenza alla genitorialità;
Consulenza a giovani e adolescenti;
Consulenza legale;
Preparazione per le adozioni nazionali e internazionali;
Training autogeno.

E inoltre:

Conferenze - dibattito;
Seminari di formazione per operatori sociali;
Seminari di prevenzione al Mobbing;
Seminari di prevenzione al burn - out;
Attività di orientamento scolastico;
Presentazione libri.

Oltre al lavoro di consulenza il Centro ha attuato (e attuerà) una serie di iniziative per rispondere a varie richieste, in particolare incontri per:


GENITORI IN CAMMINO “Diamoci la mano per non cadere”
ESSERE PADRI SOLO DI DOMENICA “Un aiuto ai genitori separati”
PER VIVERE BENE LA TERZA ETA’ “La giovinezza non è un periodo di vita, ma uno stato d’animo”
UN GENITORE QUALI PERFETTO
L’ADOLESCENZA: un mondo di misteri


Contattaci!!!!!!!

Centro di Consulenza Familiare “Santa Costanza” - Via di S. Costanza n.7 cap.  00189 – Roma - Tel. 0686219532 Cell: 3476132861 Sito Internet: www.ilconsultoriofamiliare.it - e-mail: santacostanza@libero.it  



lunedì 11 novembre 2019

I SERVIZI DEL CENTRO DI CONSULENZA “SANTA COSTANZA”

 - Consulenza familiare – è un servizio che si rivolge al singolo (nel caso di difficoltà di adattamento, disarmonie della personalità, conflitti adolescenziali, etc.), alla coppia o al nucleo familiare che in un determinato momento della propria vita si trovi a che fare con problematiche che appaiono insormontabili o difficili da gestire. Il Consulente, tenendo in considerazione che ogni individuo o coppia oltre ad avere una storia personale è inserito in una storia familiare e in un determinato sistema sociale, aiutando il cliente ad “esplorare” la difficoltà che sta vivendo e facendo emergere emozioni e sentimenti, lo aiuterà a riscoprire le proprie risorse e sentirsi più sicuro, inoltre in alcuni casi riattivando la comunicazione, come nelle problematiche di coppia, oltre ad una diminuzione della rabbia e della sofferenza, si può arrivare ad un a risoluzione dei conflitti o delle incomprensioni;

- Mediazione Familiare – è un servizio per tutte quelle coppie che in procinto di separarsi o di divorziare, richiedano il supporto di una figura altamente qualificata. La coppia che vuole usufruire del servizio di mediazione familiare desidera regolare in maniera costruttiva i rapporti riguardanti i figli (turni di cura, visite, festività). Lo scopo principale della mediazione è quindi la creazione di un accordo finale, voluto dalla stessa coppia, con la facilitazione del mediatore familiare. Al servizio di mediazione familiare possono accedere tutte le coppie senza nessuna distinzione: sposate, separate, divorziate, di fatto, con e senza figli;

- Consulenza psicologica - attraverso la Consulenza psicologica si cerca di elaborare le strategie d'intervento più idonee nel facilitare il cambiamento, la crescita e la realizzazione personale dell’individuo. Il servizio è orientato alla comprensione e alla definizione del problema e alla ricerca di eventuali strategie di trattamento adeguate, qualora il problema che il soggetto sta vivendo sia ascrivibile a problemi inconsci non risolti, legati alla propria storia personale e familiare;

- Adozioni nazionali e internazionali - a breve, il Centro di Consulenza Familiare “Santa Costanza” avrà tra i suoi compiti anche quello di occuparsi delle adozioni nazionali e internazionali;

- Assistenza legale - presso il nostro Centro puoi essere assistita/o da un avvocato. Se hai necessità di rivolgerti ad un legale specializzato in Diritto di Famiglia e dei Minori contattaci.

I servizi sono offerti previo appuntamento telefonando ai seguenti numeri: 0686219532 - 3476132861

La nostra e-mail è: info@ilconsultoriofamiliare.it 

Visitate anche il nostro Sito Internet: www.ilconsultoriofamiliare.it 

PAROLE, IL POTERE DI SUSCITARE EMOZIONI

“Ogni parola ha le sue conseguenze. Ogni silenzio anche”
(Jean Paul Satre)

di Angela Sgambati

Ognuno di noi ha sperimentato nella sua vita come a volte i nostri comportamenti, le nostre convinzioni e il modo in cui vediamo le cose possono cambiare in base al significato che attribuiamo ad alcune parole che entrano in profondità nella nostra mente. 
A distanza di anni, le parole di un genitore, di un amico, di un insegnante, di un allenatore o di uno sconosciuto che ci sono state dette in un certo modo e in un preciso momento possono ancora condizionare chi noi siamo e l’immagine che abbiamo di noi stessi.
Spesso non ci rendiamo conto del loro potere immenso, come discorsi di grandi personaggi abbiano cambiato la storia e come quelle stesse parole hanno suscitato in loro emozioni forti da spingerli ad agire, ad affrontare sfide o a vivere più o meno positivamente i momenti di difficoltà.
L’uso sbagliato delle parole nel descrivere le esperienze della nostra vita può distruggerci emotivamente tanto quanto la scelta di parole più produttive può far scaturire in noi emozioni assolutamente positive.
Ma cosa succede a livello emozionale? Con le parole comunichiamo i nostri stati d’animo, le nostre idee, le nostre convinzioni agli altri, ma anche e soprattutto a noi stessi. Il nostro dialogo interiore è quindi costituito da tutte quelle cose che ci diciamo costantemente e intensamente, poco per volta, che alla fine diventano la nostra realtà.
Cerchiamo di capire come funziona questo processo: il cervello umano riceve dai cinque sensi stimoli e sensazioni. Uno dei modi più efficaci, con i quali l’uomo dà significato a queste immagini, suoni, stimoli e sensazioni, è apporvi delle etichette chiamate per l’appunto parole.
Quindi poco per volta una determinata sensazione viene etichettata come “gioia” oppure “paura” oppure “umiliazione” ecc. Nella pratica usiamo le parole per rappresentarci le nostre esperienze di vita e i nostri stati d’animo. 
Le parole portano con sé un significato.
Uno stesso evento può essere vissuto diversamente da ognuno di noi in base al significato che attribuiamo e alla percezione dell’evento e da come viene “tradotto” il significato.
E poiché le parole sono il mezzo principale di interpretazione e traduzione che abbiamo, etichettare in un certo modo la nostra esperienza cambia automaticamente le sensazioni prodotte nel nostro sistema nervoso, modificando di conseguenza altrettanto automaticamente la biochimica del nostro corpo.
Possiamo concludere dunque che le parole lasciano il segno e veicolano emozioni.

Siti di riferimento della Dott.ssa Angela Sgambati:

giovedì 25 luglio 2019

ADOZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

   
A breve, il Centro di Consulenza Familiare “Santa Costanza” avrà tra i suoi compiti anche quello di occuparsi delle adozioni nazionali e internazionali.
   Per tale motivo riteniamo utile proporre una breve guida alle adozioni in modo che, se interessati, possiate iniziare a comprendere il percorso da seguire.
   Innanzitutto iniziamo con il dire che la normativa di riferimento per chi vuole adottare, sia in adozione nazionale che internazionale, è la legge 184/1983. 
   Questa legge è stata successivamente integrata e modificata dal DECRETO LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154 (in G.U. 08/01/2014, n.5).
   Innanzitutto, così come prevede l’ art. 6 della Legge 4 maggio 1983, n. 184, deve sussistere una stabilità di rapporto tra gli aspiranti genitori adottivi.
   Infatti, come recita il suddetto articolo: “L'adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto”.
   Questo requisito consente di fare la richiesta di adozione, sia nazionale che internazionale in quanto nelle prime fasi l’iter coincide.
   Tuttavia alcune procedure iniziali possono variare da regione a regione o da tribunale a tribunale. È pertanto fondamentale assumere tutte le informazioni del caso anche per sapere se sia obbligatorio o semplicemente necessario frequentare i corsi di preparazione organizzati dai servizi sociali prima di presentare la domanda e, inoltre, quali siano le richieste di documentazione ed esami clinici per dimostrare lo stato di salute e se ci siano criteri in merito al reddito della coppia o dell’ampiezza dell’appartamento dove il minore andrà ad abitare.
   Naturalmente le due procedure di adozione differiscono per svariati aspetti ma in una prima fase si possono portare avanti entrambe per poi operare una scelta.
   Ad ogni buon conto, sempre la suddetta normativa, per quanto riguarda l’affidamento preadottivo, stabilisce quanto segue:

1. Coloro che intendono adottare devono presentare domanda al tribunale per i minorenni, specificando l'eventuale disponibilità ad adottare più fratelli ovvero minori che si trovino nelle condizioni indicate dall'articolo 3, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernente l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. E' ammissibile la presentazione di più domande anche successive a più tribunali per i minorenni, purché in ogni caso se ne dia comunicazione a tutti i tribunali precedentemente aditi. I tribunali cui la domanda é presentata possono richiedere copia degli atti di parte ed istruttori, relativi ai medesimi coniugi, agli altri tribunali; gli atti possono altresì essere comunicati d'ufficio. La domanda decade dopo tre anni dalla presentazione e può essere rinnovata.

2. In ogni momento a coloro che intendono adottare devono essere fornite, se richieste, notizie sullo stato del procedimento.

3. Il tribunale per i minorenni, accertati previamente i requisiti di cui all'articolo 6, dispone l'esecuzione delle adeguate indagini di cui al comma 4, ricorrendo ai servizi socio-assistenziali degli enti locali singoli o associati, nonché avvalendosi delle competenti professionalità delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere, dando precedenza nella istruttoria alle domande dirette all'adozione di minori di età superiore a cinque anni o con handicap accertato ai sensi dell'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

4. Le indagini, che devono essere tempestivamente avviate e concludersi entro centoventi giorni, riguardano in particolare la capacità di educare il minore, la situazione personale ed economica, la salute, l'ambiente familiare dei richiedenti, i motivi per i quali questi ultimi desiderano adottare il minore. Con provvedimento motivato, il termine entro il quale devono concludersi le indagini può essere prorogato una sola volta e per non più di centoventi giorni.

5. Il tribunale per i minorenni, in base alle indagini effettuate, sceglie tra le coppie che hanno presentato domanda, quella maggiormente in grado di corrispondere alle esigenze del minore.

6. Il tribunale per i minorenni, in camera di consiglio, sentiti il pubblico ministero, gli ascendenti dei richiedenti ove esistano, il minore che abbia compiuto gli anni dodici e anche il minore di età inferiore, in considerazione della sua capacità di discernimento, omessa ogni altra formalità di procedura, dispone, senza indugio, l'affidamento preadottivo, determinandone le modalità con ordinanza.
Il minore che abbia compiuto gli anni quattordici deve manifestare espresso consenso all'affidamento alla coppia prescelta.

7. Il tribunale per i minorenni deve in ogni caso informare i richiedenti sui fatti rilevanti, relativi al minore, emersi dalle indagini. Non può essere disposto l'affidamento di uno solo di più fratelli, tutti in stato di adottabilità, salvo che non sussistano gravi ragioni. L'ordinanza è comunicata al pubblico ministero, ai richiedenti ed al tutore. Il provvedimento di affidamento preadottivo è immediatamente, e comunque non oltre dieci giorni, annotato a cura del cancelliere a margine della trascrizione di cui all'articolo 18.

8. Il tribunale per i minorenni vigila sul buon andamento dell'affidamento preadottivo avvalendosi anche del giudice tutelare e dei servizi locali sociali e consultoriali. In caso di accertate difficoltà, convoca, anche separatamente, gli affidatari e il minore, alla presenza, se del caso, di uno psicologo, al fine di valutare le cause all'origine delle difficoltà. Ove necessario, dispone interventi di sostegno psicologico e sociale.

   Ricordiamo che tra gli elementi essenziali presi in considerazione c’è l’età della coppia, perché tra gli adottanti e il possibile adottato ci deve essere una differenza anagrafica minima di 18 anni e massima di 45.
   Infine, è sensibilmente diversa la situazione per l’adozione internazionale. 
   Questa tipologia di adozione, pur essendo regolata dalla stessa legge 184/1983, fa riferimento anche alla Convenzione de L’Aja del 29 maggio 1993. 
  Pertanto, gli aspiranti genitori dovranno ottenere il decreto d’idoneità che, a seguito di una relazione dei servizi socio sanitari e di un colloquio in tribunale, dovrebbe arrivare entro 6 mesi. 
 Quindi, entro un anno, è obbligatorio rivolgersi a un ente autorizzato, scegliendo tra quelli attualmente iscritti al relativo albo e valutandoli in base a metodi, costi e Paesi stranieri in cui ogni ente opera.

Per informazioni rivolgersi al Centro di Consulenza Familiare " S. Costanza" Via di S. Costanza n.7 c.a.p.  00189 Roma Tel. 06 86 21 95 32 - Sito  Internet:  www.ilconsultoriofamiliare.it 
Direttore Responsabile Dott.ssa Angela Sgambati 
E-mail: angelasgambati@alice.it  - Cellulare: 3476132861